(Per entrare nel clima ideale vi suggerisco di usare come sottofondo la canzone omonima dei The Cure ? )

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere su un social network questo video, realizzato da Mic. Ve ne consiglio la visione.

Il video è tratto dalla serie tv australiana Man Up (qui trovate la versione ufficiale andata in onda), realizzata per portare alla luce e sensibilizzare il pubblico televisivo sulle motivazioni sottostanti al suicidio maschile. In Australia il numero di uomini che si toglie la vita è tre volte maggiore rispetto a quello femminile. Un dato di questo tipo non può far altro che destare preoccupazione. Portare ad interrogarsi sul motivo di tale disparità. Il 75,72% dei suicidi nel 2015 è stato messo in atto da uomini. Il suicidio risulta essere la prima causa di morte negli uomini australiani tra i 15 e i 44 anni.

Ma come si può spiegare questa differenza così elevata tra i generi?

La serie tv Man Up prova a fornire una spiegazione indagando il tipico modello maschile australiano, Parliamo dell’uomo forte e risoluto, che non ha bisogno di nessuno, che non ha bisogno di chiedere aiuto. L’uomo che riesce sempre a cavarsela da solo. Lo stereotipo maschile è quello di un uomo che non deve manifestare i suoi sentimenti e le sue emozioni, che non deve piangere mai. Se lo facesse risulterebbe debole, una “femminuccia”.

Cosa dicono le ricerche al riguardo?
Alcune ricerche allarmanti suggeriscono che un certo numero di uomini preferisce togliersi la vita piuttosto che apparire debole chiedendo un aiuto esterno.

L’intento di questa serie tv è proprio quello di portare alla luce questo concetto di mascolinità che deve essere affrontato e combattuto, come lo deve essere lo stereotipo secondo il quale chiedere aiuto a qualcuno è un segno di debolezza.

Quando si parla di stereotipi di genere di solito ci si concentra sulle discriminazioni che le donne si trovano a dover affrontare quotidianamente. Ma la realtà delle cose è un’altra, il genere femminile non è l’unico a confrontarsi con le conseguenze del clima culturale pieno di stereotipi e l’esempio qui citato ne è la prova lampante. Il modello mascolino imperante in Italia non è molto diverso da quello australiano, ecco perché trovo molto importante che iniziative come questa vengano diffuse anche nel nostro paese.

Le emozioni sono parte integrante dell’esperienza umana e a nessuno dovrebbe essere negata una parte così naturale di se stessi. Nessuno dovrebbe sentirsi costretto a nascondere le proprie emozioni per paura di sembrare debole, a maggior ragione un bambino. È ancora troppo frequente purtroppo la frase “non piangere perché sei un maschio, solo le femmine piangono”. Personalmente la trovo una frase infelice, oltre che di una violenza inaudita. Implicitamente stiamo dicendo ad un bambino che qualsiasi cosa gli succeda lui non ha il diritto di manifestare le sue emozioni negative, e di conseguenza gli stiamo anche suggerendo che qualsiasi problema avrà nella vita dovrà affrontarlo da solo senza lamentarsi o chiedere aiuto.

Mi piacerebbe concludere con una frase del video che in poche parole riesce a racchiudere un grande significato:

“If you feel down speak up, because silence can kill” – “Se ti senti giù parlane, perché il silenzio può uccidere”

Fonti: