"Tutta colpa di Basaglia"Un podcast che ci costringe a guardarci dentro
C’è un’Italia che pochi conoscono, fatta di corridoi spogli, letti di contenzione e silenzi imposti. È l’Italia prima del 1978, prima della Legge 180. Ed è proprio da lì che parte il podcast “Tutta colpa di Basaglia“, un’indagine accurata, intensa e a tratti disturbante sulla storia della salute mentale nel nostro Paese.
Non è un documentario nostalgico, né una celebrazione acritica. È un percorso narrativo che riapre una questione centrale: cosa significa davvero curare una persona che soffre di un disturbo psichico? E quanto delle scelte fatte allora risuona ancora oggi nei nostri servizi, nelle nostre diagnosi, nelle nostre relazioni terapeutiche?
La rivoluzione di Basaglia, oltre il mito
Franco Basaglia è stato uno spartiacque: psichiatra, intellettuale, uomo del dubbio. La sua visione – radicale per l’epoca – rompeva il paradigma manicomiale non solo come struttura, ma come impianto culturale. Curare, per Basaglia, non poteva avvenire in un luogo di esclusione. La diagnosi non poteva essere una condanna. La persona doveva tornare al centro.
Oggi sappiamo che quella riforma ha avuto ombre e luci. Non ha lasciato un modello assistenziale chiaro e strutturato; ha generato incertezza, ma anche spazio per sperimentare. Il podcast ci guida con rigore attraverso questi dilemmi, restituendo complessità a un tema spesso semplificato.
L’ascolto come strumento clinico
Da psicologa, l’ascolto di queste puntate ha avuto per me anche una funzione riflessiva. Ci ricorda che ogni tecnica, ogni protocollo, ogni diagnosi – per quanto validati – rischiano di perdere senso se non si radicano in un’etica della relazione. Il rischio è sempre quello della medicalizzazione, del controllo, della riduzione della sofferenza a un codice.
Il podcast interroga il nostro ruolo: siamo professionisti al servizio della cura, o operatori di un sistema? Come tenere insieme il bisogno di contenimento e quello di libertà? Come creare setting terapeutici che non siano invisibili riproduzioni del manicomio?
Un’eredità ancora viva
La Legge 180 non ha chiuso solo i manicomi. Ha chiesto – e continua a chiederci – di cambiare paradigma: da un modello custodialistico a uno comunitario, riabilitativo, relazionale. Questo richiede risorse, formazione, ma soprattutto visione.
“Tutta colpa di Basaglia” è un podcast che smuove. Non dà risposte comode. Ma se ascoltato con attenzione, può diventare uno spazio clinico in sé: una stanza di risonanza dove affiorano domande fondamentali, spesso taciute nella pratica quotidiana.
Perché consiglio di ascoltarlo
Consiglio questo podcast a chi lavora nella salute mentale, ma anche a chi vuole comprenderla meglio da dentro. Perché la psichiatria non è una materia solo per addetti ai lavori: è uno specchio potente del modo in cui una società sceglie di gestire il dolore, la devianza, la fragilità.
E come clinici, non possiamo mai dimenticare che il nostro lavoro non è solo quello di “curare”, ma di riconoscere, sostenere, e restituire voce a chi l’ha persa.